La sovrana lettrice — The Growing up Chronicle

Al di sopra della letteratura? Chi mai può essere al di sopra della letteratura? Sarebbe come essere al di sopra dell’umanità. Quello con Alan Bennett, drammaturgo inglese contemporaneo, è stato un incontro fortuito, ma che dopo aver letto “La sovrana lettrice” è destinato a produrre altri appuntamenti. Agile (appena 95 pagine), scritto con un tono […]

via La sovrana lettrice — The Growing up Chronicle

•Per i sognatori •

“Se vuoi davvero qualcosa, qualcuno, se hai un sogno e vuoi davvero che si realizzi, allora non esistono paure che non possano essere affrontate, rischi che non possano essere corsi, limiti che non possano essere travalicati. Anche a costo di rendersi ridicoli agli occhi di chi guarda (e giudica) dall’esterno di quel sogno. Se non sei disposto a renderti ridicolo, vuol dire che ciò che insegui non era un sogno, ma piuttosto un bisogno del momento, passeggero. Trovare quel coraggio è ciò che fa la differenza tra chi un giorno potrà dire “è stata dura, difficilissima, ma ce l’ho fatta” ed uno che invece “passerà la vita a piangersi addosso, dando colpe ad altri delle sue frustrazioni. Vuoi davvero qualcosa? Inizia tu a dare tutto te stesso, a tentare l’impossibile, finanche a renderti ridicolo. Poi le cose fanno il loro corso. Non ti sto assicurando che comportandoti così riuscirai o raggiungerai il tuo sogno. Anzi, tutt’altro. Per rischiare così tanto, per arrivare a mettere in gioco te stesso, devi capire che non è il raggiungimento o meno del tuo obiettivo che dovrà renderti orgoglioso di te stesso. Ma tutto ciò che avrai fatto nel mentre. Tutti i sacrifici, le follie, le rinunce, le sorprese, le emozioni, le gioie e i dolori che abiteranno nella terra di mezzo “del tuo viaggio. Del tuo salto nel vuoto. Impara a non avere paura delle vertigini. Impara a costruirti con la tua caparbietà e la tua tenacia, le ali per affrontare quel salto. Non ti posso assicurare che riuscirai a volare. Non racconto bugie. Ma non posso neanche darti per scontato che cadrai, che fallirai. Perciò, se a quel sogno tieni davvero tanto, capirai che quel rischio va corso. Quello di rendersi ridicoli, perché come altro si può definire agli occhi di chi non sa volare, di chi non ha neanche mai provato a darsi una chance, uno che sul ciglio di un burrone prova a saltare per vedere se riesce a volare per raggiungere il suo sole, il suo “sogno? Lo chiamerebbero ridicolo, folle, pazzo, malato, squinternato, deficiente, stupido, imbecille, coglione. Io lo chiamo, semplicemente, sognatore. E di un sognatore che farà di tutto per realizzare il suo sogno, non si potrà mai dire che sia stato un perdente. Mai.”

Passi di

Le cose che ho scritto di te

De Felice Guido Paolo

Quando le cose saranno pronte…Guido Paolo De Felice

“Credimi lo so

Quanto sia difficile

La notte

Quando resti da sola

Affogata tra i tuoi pensieri

Quando il sonno sembra solo un ricordo

Perché ansie, paure, preoccupazioni

Diventano dei demoni

E tutto sembra maledettamente

Grande

Insuperabile

Perché ti senti straniera

E persa

In un mondo così buio,

Così lontano da tutto quel sole

Che avresti dentro.

Capisco quanto sia difficile

crederci ancora

Sarebbe bello credere

che possa bastare dare il massimo

Di se stessi

Per cambiare le cose.

Invece purtroppo è spesso

Questione di fatalità,

Momenti, attimi, occasioni

Che possono cambiare una vita.

E poi un complice,

Un compagno di squadra,

Una persona capace quotidianamente

Di aiutarti a sollevare ogni peso

Anche il più piccolo

Per renderlo una piuma ad entrambi.

Io ti dico solo

Assapora i tuoi demoni

Vivi fino in fondo ogni singola paura

Quando arriva il panico

E infili il naso tra le sbarre dorate

Della gabbia in cui ti senti chiusa

Chiudi gli occhi e respira

Respira così profondamente

Da trovare angoli nascosti dentro di te

Che neanche credevi esistessero.

Ma non arrenderti mai.

Non smettere di credere che

Ogni caduta

Ogni livido

Ogni bastonata

Un giorno avrà un senso.

Perché devi credere

Che tutto questo stia portando da qualche parte

Perché quando sarai finalmente pronta

Anche tu

Lo saranno anche le cose

E allora improvvisamente

Tornerai a godere di ogni piccola gioia

A riassaporare la bellezza

Del bere un caffè insieme

Guardandoci negli occhi

E chiedendoti come si possa essere così

fortunati

Innamorati

Complici

Indivisibili.

Quando le cose saranno pronte

Lo saremo anche noi

Lo saranno i nostri occhi

Lo saranno le nostre mani

Lo sarà la nostra pelle

Lo saranno le nostre guance

Che si sfregheranno così teneramente

E allora sì

Avrà un senso non essersi arresi.”

…cause a light came on when I heard that song

Ciao,

non ho dimenticato nulla.

Volevo lo sapessi. Vorrei ripeterlo ogni volta che ne senti il bisogno, che ne sento il bisogno anche io. Adesso ne sento la prepotenza del desiderio, la pioggia leggera che mi cade addosso facendomi sentire viva, adoro quel pizzico di luce che mi accendi quando posi i tuoi occhi dentro ai miei. Mi piace il modo in cui riesci a leggermi, il modo in cui ti stai avvicinando alla mia anima. Il tocco leggero delle mani arriva lì, in fondo al cuore e sembra rubarmi quello che custodisco lontano dal resto del mondo.

Ti regalo questa notte insonne perché vorrei poterla illuminare lentamente, con delicatezza estrema e farla scoppiare in respiri profondi e senza tempo.

Mi leggi tra le pagine bianche di giornate che spezzano la quotidianità e ci fanno stare bene. Siamo noi due soltanto. Mille volti, solo due occhi profondi nei quali desideri lasciarti andare. Puoi farlo. Sono con te anche adesso, quando ormai a notte fonda ti sarai arreso al sonno e ai sogni che porta con sé.

Voglio dirti che non ho dimenticato nulla.

Tu guardami con gli occhi di chi ha qualcosa di prezioso da proteggere.

Tua

Shelly adult-astronomy-astrophotography-1567069.jpg

.Wait.

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E’ come se mi fossi svegliata all’improvviso. Da un sonno strano, pesante, vacillante a tratti. E’ come se tutto quello che sento adesso fosse mio per la prima volta. Ho riacceso la luce, ho tirato su le coperte e mi sono detta ‘ sarà diverso stavolta’.

Ho una musica in testa, la tua. Una valanga di parole da dirti. Un casino di baci da darti.

Mi rendo conto che la vita sa davvero essere imprevedibile. Ti tocca e destabilizza quando pensi di aver trovato un equilibrio. Ti prende a morsi quando sente fame di desideri nascosti e si culla sulle note di canzoni che ti rimbombano in testa da giorni.

Ti fa immaginare mani delicate e sicure, veste delle migliori intenzioni anche le situazioni che hanno quel qualcosa di proibito, nascosto, profondo, nostro.

Se dovessi pensare a te in un modo definito, ti direi apertamente che mi sono svegliata, che il tuo sorriso mi fa stare bene, mi solleva le giornate, mi prende l’anima e la porta al riparo. Non esiste altra sensazione più bella adesso. La vita ci coglie di sorpresa.

Se chiudo gli occhi ti vedo. Adesso, insieme, rimarremo svegli fino all’alba perché ho voglia di parlarti, e tra le lenzuola leggerei mille volte i tuoi sorrisi. Mi avvicinerei a te, piano, delicatamente, come la neve che silenziosa sta imbiancando le strade fuori. Il camino acceso e il tuo cuore accanto al mio.

Abbiamo possibilità ragionevoli, altre irrazionalmente valide, ma possiamo scegliere chi essere. E se decidessimo di essere noi stessi?

Tua

Shelly

• Quattro o cinque secondi…•

Vedere un Mondo in un granello di sabbia,
E un Cielo in un fiore selvatico,
Tenere l’Infinito nel cavo della mano
E l’Eternità in un’ora.

William Blake

È decisamente una delle mie preferite.

Un concetto forte, prepotente, senza paura.

Si esplica in poche righe. Riuscireste a tenere il vostro infinito in una mano? Quante volte avete sperato che alcuni momenti non avessero mai fine? Un’ora diviene l’Eternità.

Quante volte abbiamo tentato di afferrare emozioni che ci stavano sfuggendo di mano, quanto le abbiamo rincorse senza riuscire a prenderle? La fatica viene ripagata quando esse si presentano davanti ai nostri occhi, si posano sulle nostre spalle e spingono nello stomaco per la loro anima irrequieta e ti vengono incontro stringendoti forte.

In qualcosa di piccolo, buono, unico, mio, ho trovato il Mondo.

Ho sempre adorato la poesia.

Perdermi in alcuni occhi pieni di desiderio, cose da raccontare, mi cattura.

Completamente.

.Questione di legami.

Ci sono legami indissolubili.

Quelli che si fondono fino a creare qualcosa di duraturo, desiderato.

Ci sono legami fragili. Un tentennamento di animo li sgretola.

Ci sono legami nuovi . Nascono senza chiamarli. Sono bisognosi di attenzioni, piccole, costanti, buone. Le attenzioni che ci salvano quando abbiamo paura del buio e della quotidianità soffocante.

Ci sono legami che non finiranno mai. Quelli forti, indistruttibili che vincono contro i dolori giganti, le perdite insostituibili e sono alimentati da tutto l’amore che portiamo dentro.

Ci sono legami che porti nel cuore e nutri vivendo, regalando sorrisi, mostrando chi sei senza maschere, nessun filtro aggiunto.

Lettera ad un amico.

Mio caro amico,

non si scrivono più lettere. Sono arrabbiata e delusa perché stiamo perdendo tutto e non lo vediamo. Ce ne stiamo con i nostri smartphone sempre in mano e poi non ci accorgiamo di chi abbiamo accanto.

Sono tremendamente infastidita dalla dimenticanza abissale verso la quale stiamo cadendo, tutti.

La cosa peggiore è che continuiamo a dare importanza a quello che in realtà non ne ha affatto. Vestiamo d’oro sorrisi che poi scavando a fondo si rivelano essere delle argentee mezze espressioni compiaciute.

Abbiamo dimenticato cosa sia un bacio rubato. Cosa può provocare una carezza leggera in mezzo alla folla. Cosa significhi essere circondati da persone, volti, occhi diversi e i tuoi ne vedono solo due, come due scie luminose in un cielo stellato.

Tutti predichiamo la pace e la tranquillità come una meta da raggiungere e impegniamo la vita a cercare di essere felici, complicandola spesso pur di tentare di esserlo. Investiamo denaro e perdiamo sentimenti.

Sono tremendamente offesa da come sta andando il mondo.

Abbiamo bisogno di poeti, sognatori, anime libere di potersi esprimere nel modo che più sentono proprio. E ci scandalizziamo se qualcuno ci dedica una frase che poi porti con te tutta la giornata.

Non sopporto ciò che è scontato, ma sai quanto mi piacciano le parole ricercate, quelle che imprigionano tutto il buono del mondo e mi fanno sentire bene. Così bene che mi stimolano, aprono orizzonti sempre nuovi, universi fantastici dove ogni cosa trova la sua forma, dove la fantasia trova il cibo di cui nutrirsi.

Un fiore leggero dalle radici profonde.

Lascia che ciò che ti circonda sia colore puro per la tua anima. Abbandona chi può farti del male, chi non ha occhi sinceri, chi si avvicina a te solo perché vorrebbe rubarti i sorrisi. Sii te stesso, abbraccia tutto con la fermezza che puoi lasciarti andare, che devi viverla questa vita con tutto te stesso, con tutto l’amore che sei in grado di contenere.

Con affetto,

Shelly

Un solo istante.

Ti chiedo di fermarti. 

Quando mi guardi c’è qualcosa che non vedi. Qualcosa che va oltre tutto. Oltre i capelli scuri e gli occhi colmi di emozioni registrate e incassate. C’è qualcosa che va oltre le futili parole. Quelle che vorrei ascoltare sono mute e senza tempo. Io ho tempo e a volte lo invento. Costruisco intorno castelli di idee e poi vengono spazzate da una folata di vento. Freddo. Ne sento tanto adesso e vorrei averti accanto.

Un cuore grande. Gli occhi profondi e gli abbracci che si intersecano con i tuoi. Un posto buono e un pensiero che non mi ha abbandonata, neppure oggi.

Ci sono milioni di ragioni per avere paura. Milioni di ragioni per cui non si dovrebbe rischiare la felicità costruita. Ci sono milioni di ragioni per cui dovresti ascoltarmi. Un solo istante ancora.

L’alba è il momento della giornata che preferisco. Dà inizio a tutto. A quello che sarà. Saluta quello che è stato. Abbandona il buio della notte, lascia i pensieri intricati, anche quelli stranamente buoni e concentra la sua forza nel nuovo giorno. 

Ti cerco ovunque posso trovarti. 

Sto accanto a te e mi fa bene.

Te lo dico così perché sono me stessa. Senza maschere dorate, senza costrizioni esterne. Te lo dico perché credo di potermi fidare.

Un solo istante.

Ci cambia.

Vieni, sdraiati accanto a me.

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Ci sono posti che hanno lo stesso sapore, nonostante tutto. Sono posti che non temono il giudizio del tempo, affrontano freddi inverni e estati aride. Sono posti testimoni di battaglie, sconfitte e vittorie. Un posto che fai tuo, per qualche ragione, ti ricorderà inevitabilmente di te, dei tuoi pezzi di vita vissuta.

Ci sono posti che devi inventarli, quelli per cui corri sempre più veloce ed evitare che magari qualcuno prima di te possa trovarlo e farlo suo.Poi ci sono quelli che ti sorprendono lasciandoti senza fiato, che se ne stanno esattamente lì, dove non ti aspetti e ti catturano facendoti sobbalzare il cuore.

Possiamo vivere in posti diversi, nuovi, ma ce ne sarà sempre uno che ci riporterà ad un punto di partenza, togliendoci tutti gli altri pensieri dalla testa. Ci sono posti che annullano il presente. Posti in cui faresti di tutto per tornare. Posti carichi di profumi buoni, di sorrisi dolci e spensierati, posti in cui faresti l’amore fino alle prime luci del mattino. Posti in cui puoi sentirti te stesso.

Di un cielo stellato ne ho fatto un posto sicuro. Di un mare irrequieto un’anima danzante.

Il cuore sente parole vuote e le trasforma in voci forti, prepotenti che urlano sentimenti dettati da ragioni spesso sconosciute finché non ne vieni travolto.